La Festa del 25 Aprile
Pubblicato il 24 aprile 2018A noi piace ricordare questo anniversario con le frasi di presentazione della Festa della Liberazione che questa Amministrazione aveva scritto nel 2015:
“Abbiamo ricostruito la storia di quei lunghi 20 mesi: li ricordiamo tutti. Si ripresentano a noi, grazie alla ricostruzione dell’ANPI di Lissone, con dignità, fierezza, con sguardo e parole limpide e sicure.
- 8 giovani fucilati dai nazifascisti
- 7 deceduti in campi di concentramento
- 250 morti nella ritirata di Russia
- 670 prigionieri
- 1 ebrea deportata ad Aushwitz
E’ da qui che parte il nostro essere popolo e nazione. Il nostro essere liberi. Il nostro costruire quotidianamente una democrazia.
Ricostruire la storia in tutte le sue parti ha lo scopo di dare verità e giustizia ad ogni episodio e persona.
Il 25 aprile 1945 il CLN Alta Italia assume poteri civili e militari e si preoccupò di amministrare la giustizia. Fissare norme precise affinché la punizione dei delitti fascisti fosse sottratta all’indignazione popolare e avvenisse con una sanzione di legalità.
Il CLN di Lissone e il sindaco Angelo Arosio invitarono i cittadini a “mettere al bando gli individuali risentimenti”
Ma i partigiani caduti, i civili uccisi per rappresaglia, i deportati nei lager, gli internati nei campi di concentramento, i morti al fronte, i bombardamenti, la fame, e prima ancora dell’entrata in guerra, durante il ventennio fascista, le percosse con i manganelli, le purghe con l’olio di ricino furono all’origine di azioni di vendetta. Anche a Lissone ci furono episodi di giustizia sommaria.
Furono uccise 7 persone.
Questo è parte della nostra storia e la storia va raccontata tutta.
Sono un “limite” del 25 aprile 1945, della difficoltà che anche a Lissone fu presente di rispettare le indicazioni del CLN che chiedevano di non procedere autonomamente spinti da spirito di vendetta ad una giustizia sommaria”
Commenti disabilitati su La Festa del 25 Aprile