Risposta al Listone

Lissone in Movimento | Senza categoria | Set 12, 2012| Commenti disabilitati su Risposta al Listone

Oggi sul sito del Listone è comparso un post in cui si ironizza sulla nostra richiesta che nel famoso ordine del giorno sulla “trasparenza”, si possano applicare totalmente i principi della legge sulla trasparenza e quindi oltre a i redditi e alle partecipazioni del consigliere o dell’assessore,  pubblicare anche le spese sostenute in campagna elettorale e i redditi del coniuge e dei figli conviventi.

In merito al post comparso il 12 Settembre sul vostro sito vorrei precisare che la legge n. 441 del 1982 prevede “i soggetti indicati sono tenuti a presentare entro 3 mesi dalla proclamazione”:

  1. una dichiarazione concernente i diritti reali su beni immobili e  su  beni  mobili  iscritti  in  pubblici  registri;  le  azioni di società;  le  quote  di  partecipazione  a  società; l’esercizio di funzioni   di   amministratore   o   di   sindaco  di  società,  con l’apposizione   della   formula   “sul   mio  onore  affermo  che  la dichiarazione corrisponde al vero”;
  2. copia   dell’ultima   dichiarazione   dei  redditi  soggetti all’imposta sui redditi delle persone fisiche;
  3. una  dichiarazione  concernente  le  spese  sostenute  e  le obbligazioni    assunte   per   la   propaganda   elettorale   ovvero l’attestazione  di  essersi  avvalsi esclusivamente di materiali e di mezzi  propagandistici predisposti e messi a disposizione dal partito o  dalla  formazione  politica della cui lista hanno fatto parte, con l’apposizione   della   formula   “sul   mio  onore  affermo  che  la dichiarazione corrisponde al vero”. Alla dichiarazione debbono essere allegate   le  copie  delle  dichiarazioni  di  cui  al  terzo  comma dell’articolo  4  della legge 18 novembre 1981, n. 659, relative agli eventuali contributi ricevuti.   Gli  adempimenti  indicati  nei  numeri  1 e 2 del comma precedente concernono  anche  la  situazione patrimoniale e la dichiarazione dei redditi  del  coniuge  non  separato  e  dei figli conviventi, se gli stessi vi consentono.

Quindi la questione è insita nella legge a cui voi fate riferimenti e non è questione di presentare i redditi degli antenati, ma il legislatore, giustamente, ha pensato che il dichiarante potesse avere dei redditi che il coniuge attribuisce al coniuge dichiarante senza che ve ne sia una ragione specifica o viceversa, per eludere il fisco, in parole povere dividendo per due l’imponibile totale della famiglia e non applicando la “comunione dei beni” si possono pagare meno tasse .

Spero che almeno su questo punto possiamo avere una visione comune e cioè che se sia giusto combattere sia gli evasori che gli elusori del fisco.

PS Lissone in Movimento non ha un Consigliere Comunale ! Quando (se mai) l’avrà sicuramente non avrà problemi a rispettare la legge vigente

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