Che occasione persa

Lissone in Movimento | Senza categoria | Nov 4, 2016| Commenti disabilitati su Che occasione persa

Mercoledi sera in Consiglio Comunale si è discusso l’osservazione proposta da SIDI srl (leggi Decathlon) che chiede di cambiare la destinazione d’uso della proprietà comunale destinata a parcheggi a lato dell’esistente struttura a “commerciale” per poter ampliare lo spazio di vendita e creare uffici direzionali con la permuta dell’area  con quella cosiddetta dell’Uovo dove esistono diritti edificatori per circa 8000 mc.

Già questo è una scambio estremamente favorevole per i cittadini lissonesi, ma la controdeduzione chiede di respingere la richiesta.

Il nostro consigliere Roberto Perego ha motivato l’insensatezza di questa decisione sia per i motivi di una permuta vantaggiosissima per Lissone e per le opportunità di nuovi posti di lavoro che si verrebbero a creare.

La maggioranza pare convinta, si riuniscono, e alla fine il Sindaco propone di cambiare la decisione, ovvero accogliere l’osservazione e con un emendamento volto a spiegare le ragioni. (cambiare la destinazione d’uso da parcheggi a commerciale non vuol dire cedere l’area ma la possibilità del Comune di avere a disposizione un’area commerciale che quando si negozieranno le condizioni di permuta avrà un valore nettamente superiore e permetterà di spuntare condizioni più favorevoli per il Comune stesso).

Tutto OK? NO: la dirigente del settore urbanistica da parere contrario con motivazioni che assolutamente, e lo abbiamo detto, assolutamente non condivisibili.

A questo punto il Sindaco a malincuore ritira l’emendamento.

La maggioranza, bovinamente, senza neanche accorgersi che dopo avere concordato con il Sindaco l’emendamento ora lo stanno per bocciare, votano per il respingimento e nella sostanza sfiduciano il Sindaco.

A parte questo se non si interverrà presto con altri strumenti urbanistici (che comunque allungheranno i tempi), il rischio è che sull’area dell’Uovo inizino i lavori già approvati e che la Decathlon magari possa pensare ad altre soluzioni fuori Lissone.

Sia l’una che l’altra di queste prospettate scelte ricadranno sulle spalle di chi si è preso la responsabilità di aver dato parere contrario (la dirigente) e sulla maggioranza che senza un briciolo di coraggio non ha votato per l’accoglimento dell’osservazione anche in presenza di parere contrario della dirigente (non sarebbe stato la prima volta).

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