Lettera di un lettore sull’ex Montana
Pubblicato il 23 giugno 2013
Riceviamo e pubblichiamo
I residenti di Via Tortora restano tuttora inascoltati forse perchè unici colpevoli della cementificazione “selvaggia” di Lissone.
Già l’ esordio nel 2008 fu premonitore: la priorità della giunta di allora era di intitolare la strada a Craxi nella piena ignoranza della norma che regolamenta tali onorificenze ( minimo 10 anni dalla scomparsa, avvenuta nel 2000, dell’ esule di Hammamet ) e nel totale disinteresse di chi invece doveva completare domiciliazioni ed allacciamenti … benvenuti a Lisùn !
Tale abbaglio burocratico fece calare il buio su Via Tortora a causa di sopraggiunti disguidi tra la municipalità e l’ azienda energetica evidentemente impreparata a predisporre le infrastrutture necessarie: perciò per tutto l’ anno successivo gli inquilini pagarono a proprie spese l’ illuminazione PUBBLICA della zona.
La pavimentazione di Via Tortora fu completata solo nel 2011 perchè rischiava di intralciare la sempre “imminente” ristrutturazione della palazzina ASL di Via Don Minzoni ( in data odierna è ancora incompleta ).
Di più: senza asfalto si impediva l’ accesso ai mezzi di Gelsia che tuttora ( anno 2013 ) non pulisce con regolarità perchè l’ area non è nemmeno parzialmente svincolabile dal privato soggetto responsabile dell’ “intervento integrato”.
Di più: la fatiscenza dello stabile di Via Don Minzoni fu ulteriormente sancita ( previo pagamento di 77 Euro da parte dei condomini ) dai funzionari della stessa ASL il cui mandato sarebbe quello di sanzionare CHIUNQUE deturpa l’ ordine e la pulizia.
Di più: l’ avvio delle attività di ri-qualificazione della palazzina di loro competenza indusse l’ ovvia migrazione dei topi nell’ abitato di Via Tortora che sovvenzionò le relative spese di deratizzazione.
Non basta: in tale contesto il Comune ha comunque destinato l’ area PRIVATA a parcheggio PUBBLICO ma senza mai sanzionare i veicoli che tutt’ oggi intralciano frequentemente le manovre dello scivolo condominiale ( parallelo a quello della palazzina ASL ) sempre in forza del suddetto status di zona al di fuori della loro giurisdizione.
E ancora: l’ attuale esecutivo fece campagna elettorale sull’ area ex-Montana.
Dopo 5 anni di insistenze solo lo scorso Marzo l’ assessore Ing. Corigliano e la polizia locale finalmente riconobbero la necessità di mettere in sicurezza lo scivolo condominiale di Via Tortora tramite dei dossi di rallentamento ed uno specchio convesso.
Ciò non è ancora avvenuto a causa del “cattivo tempo” ( testuale dichiarazione di Vittoria Di Giglio, nel seguito riportata ).
Tale comunicazione è stata inviata esclusivamente all’ amministratore condominiale e non al sottoscritto che aveva sollecitato un risposta a TRE MESI dal sopralluogo: si pubblicizza lo streaming delle sedute comunali e gli incontri con i quartieri ma si evita accuratamente di replicare alle segnalazioni che i cittadini inviano agli assessori.
La nuova ( ma incompleta ) segnaletica orizzontale di Via Tortora è costituita da una corsia asimmetrica ( la larghezza varia da 230 a 290 cm ) che non eviterà incidenti tra i veicoli in manovra ed i passanti.
Tutto quanto sopra espresso è comprovabile da risultanze documentali: ne trasmetto solo alcune.
Mi auguro che questa vicenda ottenga il giusto risalto per giungere ad una qualche conclusione.
Procederò per vie legali se malgrado tutte le mie cautele dovessi innescare danni a persone o cose durante le manovre di accesso al mio condominio.
Lettera firmata
Commenti disabilitati su Lettera di un lettore sull’ex Montana