Ma gli uffici del Comune sono messi in condizione di lavorare efficientemente?

Lissone in Movimento | Senza categoria | Gen 7, 2019| Commenti disabilitati su Ma gli uffici del Comune sono messi in condizione di lavorare efficientemente?

Noi sappiamo che certi settori del Comune sono sotto organico (specialmente la Polizia Municipale) e quando ci viene detto che un incontro o un accesso agli atti ha dei tempi lunghi per essere programmato o eseguito perché il personale è molto impegnato, ci crediamo, non apprezziamo certo ma capiamo.

L’essere oberati di lavoro, in genere è causato da due fattori:

  1. Troppe attività da fare rispetto l’orario di lavoro
  2. La modalità con cui i lavori vengono fatti

Entrambe le cause sono conseguenza del modo in cui si organizza il lavoro, compito essenziale dei dirigenti comunali. Certo se ci fosse un efficiente sistema per il controllo di gestione di potrebbe capire di più di come funziona la macchina comunale e di conseguenza come organizzare ed eventualmente efficientare il lavoro.

Ma a Lissone il Controllo di Gestione (quello vero come lo intendono le aziende private) non c’è e forse si farà.

Perché parliamo di tutto questo? E’ un problema reale o una fisima di chi crede nell’efficienza?

Ci è passato per le mani un atto che dimostra che vengono fatte delle scelte che sovraccaricano gli uffici di lavori addizionali e non sono richiesti dalla legge e neanche dalle “best practice”.

Stiamo parlando di un atto (Prot. 2018/44189 del 23 agosto 2018 AVVISO PER MANIFESTAZIONE DI INTERESSE A PARTECIPARE ALLA PROCEDURA NEGOZIATA PER L’AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO DELLA FORNITURA E MESSA A DIMORA DI PIANTE E FIORI – ANNI 2018- 2019- 2020) che ha avuto come conseguenza la partecipazione di una decina di aziende che hanno compilato documento predisposto dagli uffici e poi secondo i principi del Codice degli Appalti è avvenuto un sorteggio di 5 tra le 10 partecipanti che poi sottoporranno l’offerta per i lavori e servizi richiesti.

Poi ci sarà la valutazione ed infine l’assegnazione.

Un bel pò di lavoro che, ci chiediamo, se fosse necessario?

Perché 5 aziende su 10 hanno lavorato per predisporre la domanda e poi non hanno neanche avuto la possibilità di gareggiare?

Perché gli uffici hanno dovuto definire una proceduta “costosa” in termini di ore di lavoro per la sua gestione.

La risposta sta nel Codice degli Appalti.

All’art. 36, Comma 2) a) di dice che: per affidamenti di importo inferiore a 40.000 euro, mediante affidamento diretto anche senza previa consultazione di due o più operatori economici o per i lavori in amministrazione diretta;  mentre al comma 2) b) per affidamenti di importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro per i lavori, o alle soglie di cui all’articolo 35 per le forniture e i servizi, mediante procedura negoziata previa consultazione, ove esistenti, di almeno dieci operatori economici per i lavori, e, per i servizi e le forniture di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti. I lavori possono essere eseguiti anche in amministrazione diretta, fatto salvo l’acquisto e il noleggio di mezzi, per i quali si applica comunque la procedura negoziata previa consultazione di cui al periodo precedente. L’avviso sui risultati della procedura di affidamento, contiene l’indicazione anche dei soggetti invitati

Quindi la procedura adottata per l’atto in questione è quella (più complessa) del comma 2) b) “importi sopra i 40.000€” al posto della più semplice e diretta del comma 2) a) per affidamenti inferiori a 40.000€.

Conclusione: l’affidamento in questione (messa a dimora di piante e fiori) ha un importo complessivo su 3 anni di €24.450,00. Perché quale principio o legge si chiede agli uffici un lavoro non previsto dalla legge essendo gli stessi uffici già “carichi” (come ci dite spesso) di lavoro?

Comments are closed.