Un Regolamento “fai da te”
Pubblicato il 29 luglio 2013
Non è stato proprio un Consiglio Comunale tranquillo quello di venerdì 26 Luglio perché prima che iniziasse la discussione su Progetto Lissone, il Consigliere Battocchio ha presentato una mozione d’ordine in cui, facendo riferimento all’art. 5 del Regolamento del Consiglio Comunale ha chiesto ai Consiglieri ed Assessori che abbiamo parenti o affini come soci di Progetto Lissone si alzassero ed abbandonassero la discussione. Art 5
Detto articolo è chiaro: indipendentemente dal contenuto della delibera (in questo caso era la ricapitalizzazione di Progetto Lissone, ma poteva anche essere la costruzione di un bagno pubblico) se il Sindaco, gli Assessori o i Consiglieri Comunali hanno dei parenti o affini fino al quarto grado devono astenersi dalla discussione e lasciare l’aula.
La risposta del sostituto del Segretario Comunale è stata chiara: lui non può sapere se ci sono parenti ma deve essere una scelta individuale ovvero chi sa di avere parenti deve astenersi da partecipare alla discussione. Anche nel passato non lo sapeva ma i Consiglieri parenti di costruttori si alzavano e uscivano senza che venisse detto loro di farlo.
La tesi del Sindaco e del Presidente del Consiglio è quella dell’interesse pubblico del contenuto della delibera: errore procedurale! Non dipende dal contenuto: l’art. 5 dice che non devono partecipare se hanno dei parenti interessati. L’interesse c’è? Eccome: se il Comune decidesse di non ricapitalizzare Progetto Lissone la società fallirebbe e i soci di Progetto Lissone perderebbero il capitale e i crediti.
Poi con una scelta altamente discutibile il Presidente del Consiglio citando l’art 63 comma 1 del Regolamento del Consiglio Comunale dice, secondo noi impropriamente, che è suo diritto decidere. Certo sarebbe suo diritto decidere se ad esempio si deve invertire l’ordine di un argomento, ma non può decidere in contrasto con un altro articolo dello stesso regolamento.
Una decisione che potrebbe generare dei ricorsi.
In ogni caso Presidente (che ha un parente diretto tra i soci) e l’Assessore Talarico (socio) non abbandonano l’aula e l’Assessore fa di più: interviene nella discussione difendendo il provvedimento chiedendo alle minoranze di approvarlo per il bene di Lissone.
Bella uscita! Complimenti!
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