Il 28 Luglio il Consiglio Comunale discute della prevista pista ciclabile e senso unico di via Pacinotti. Questa discussione parte dalla consegna di 317 firme di una petizione che è contraria al senso unico.

Il 2 Agosto il Listone pubblica un post in cui dice che solo 10 su 317 firmatari risiedono in via Pacinotti facendo capire che è stata fatta un’analisi dei firmatari e preparato il post. Visto che la documentazione presentata in Consiglio Comunale è stata protocollata il giorno successivo (29 Luglio) il Consigliere Fossati ha chiesto se, come da regolamento, qualcuno avesse fatto un accesso agli atti per avere le informazioni personali dei firmatari.

Il 31 Agosto il Vice Segretario Comunale risponde che “non risultano accessi agli atti”.

La domanda che ognuno si pone è come abbia fatto il Listone, in barba ad ogni regolamento, ad avere a disposizione dei dai personali (che quindi sono privati – vedi cosa dice il Garante della Privacy in particolare per i dati identificativi: quelli che permettono l’identificazione diretta, come i dati anagrafici (ad esempio: nome e cognome), le immagini).

L’unica cosa certa è che il Sindaco e l’Assessore Beretta hanno preso visione della documentazione della petizione (per motivi di servizio), e l’Assessore ha dichiarato ufficialmente: “non consegue affatto che noi siamo le fonti di quanto scritto dal Listone”.

Chi sarà mai l’autore della fuga di notizie?